Sindrome del Tunnel Carpale
Introduzione
L’obiettivo dello studio era di indagare la conoscenza, la gestione e la pratica clinica dei fisioterapisti italiani per quanto riguarda i pazienti con CTS.
Materiali e metodi
È stato somministrato un sondaggio basato sul web composto da 24 domande. È stato eseguito un test di indipendenza del chi quadrato per studiare qualsiasi differenza tra i sottogruppi del campione e le risposte al questionario. Cinquecentotto intervistati hanno completato il sondaggio. La maggior parte degli intervistati (n = 225/508; 44,3%) ha meno di 29 anni, è di sesso femminile (n = 256/508; 50,4%) e lavora come PT da meno di 5 anni (n = 213/508; 41,9%) .
Risultati
La maggior parte degli intervistati conosce correttamente la causa (n = 455/508, 89,6%), i principali segni e sintomi di CTS (n = 415/508, 81,70%) e somministrano istruzione, terapia manuale, tecniche miofasciali ed esercizi terapeutici (n = 457/508, 89,88%). Trecentosessantaquattro (71,68%) intervistati erano consapevoli dell’influenza dei fattori psicosociali sugli esiti del paziente.
Conclusioni
Il sondaggio ha mostrato una maggiore aderenza alle prove dei fisioterapisti in possesso di un master. I risultati sono perlopiù confrontabili con altri sondaggi strutturati in tutto il mondo sullo stesso argomento. La gestione del CTS da parte dei fisioterapisti italiani non è stata sempre in linea con le evidenze attuali. Interventi come l’educazione, la terapia manuale, l’esercizio terapeutico, le tecniche di scivolamento dei nervi e dei tendini sono ampiamente utilizzati, mentre l’ortesi è offerta solo dalla metà del campione.