trigger point fisioterapiaCos’è un Trigger Point?
I punti trigger miofasciali sono facilmente identificabili come aree dolorose in un muscolo. Ad un esame più approfondito emergono cambiamenti microscopici che si verificano nelle fibre muscolari provocandone la contrazione e l’accorciamento cronico.

Ciò è solitamente dovuto al sovraccarico o al caricamento errato del muscolo. Una teoria suggerisce che l’ossigeno e le sostanze nutritive fornite al punto trigger siano costantemente compromessi. Questo porta ad una contrazione sostenuta, che non è in grado di risolversi.

Cosa provocano?
Come accennato in precedenza, i punti trigger miofasciali sono una delle principali cause di dolore muscoloscheletrico cronico. Tuttavia il loro ruolo significativo nella gestione del dolore non è stato identificato per molto tempo. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che i punti trigger potrebbero non essere dolorosi se non per la pressione diretta. Ricordiamo che i TP riferiscono il dolore altrove ad aree adiacenti o remote. L’origine del dolore e l’area in cui si manifesta possono essere diverse. Ad esempio, la lombalgia può essere correlata a punti trigger nei muscoli addominali, mentre il mal di testa può essere correlato a punti trigger nei muscoli del collo. Il dolore riferito è una caratteristica dei punti trigger miofasciali.

Quali sono i Criteri diagnostici dei punti trigger?
Quattro criteri diagnostici per i punti trigger miofasciali sono stati proposti in letteratura e attraverso la pratica clinica. Questi criteri includono: una fascia tesa (fascio di fibre muscolari) nel muscolo, un’area sensibile alla pressione all’interno della banda tesa, dolore riferito da un punto trigger e una risposta di contrazione locale del punto di trigger o della banda tesa in risposta alla stimolazione meccanica del punto di trigger. Questi criteri diagnostici hanno dimostrato di avere un’elevata affidabilità interesaminatore in professionisti formati. Ciò potrebbe implicare che i punti trigger possano essere diagnosticati in modo affidabile.

Quali Obiettivi abbiamo?
Gli obiettivi della terapia sono: migliorare la circolazione sanguigna nella zona trigger, allungamento della fascia tesa e rilascio delle tensioni oltre a ripristinare una meccanica corretta.

Quali metodi esistono per il trattamento?
Esistono diversi modi per trattare i punti trigger. La terapia manuale dei punti trigger, il Dry Needling e la combinazione di queste due tecniche si sono dimostrati altamente efficaci. La terapia manuale dei punti trigger comprende manipolazioni specifiche dei muscoli, della fascia e dei tessuti connettivi. Il Dry Needling include l’uso di aghi sterili monouso per agopuntura per migliorare la circolazione e il flusso sanguigno alle aree dei punti trigger muscolari interessati. Questo aiuta a promuovere la guarigione e ridurre il dolore. Più accurato è il trattamento sul punto trigger interessato, migliori saranno i risultati.